ASTRI: KONDOGBIA DI TUTTO IL MONDO, SVEGLIATEVI!

26.09.2016 15:40 di Luca Sartini Twitter:    vedi letture
ASTRI: KONDOGBIA DI TUTTO IL MONDO, SVEGLIATEVI!

Il calcio e la vita si assomigliano, si svetta per fortuna, per carattere, per talento, per conformazione atletica, per opportunità ma soprattutto perché il mistero delle persone è la loro unicità e il contesto dove questa qualità del reale può brillare. Il calcio, danza del Sole, non è uno spettacolo di facile comprensione: gli attori sono figli del narcisismo rituale e del Caso che quando gira bene, lo chiamiamo Fortuna. La palla rimbalza, schizza, spizza e fa delle orbite sul campo che illuminano o spengono gli entusiasmi degli spettatori, presi dal desiderio. La palla che entra in rete è quanto di più vitale ci sia, si accoppiano la Natura e il gioco. Nei rituali come nelle arti sono pochi i favoriti(della Luna, quando rubano la palla e del Sole, quando centrano il bersaglio). Ma il calcio è sport di squadra, orgia di organizzazione tattica e tecnica. Orgasmo di saperi. L’allenatore è un conoscitore del rito, un frequentatore di Stadi-Chiese, non un dio, né parte della Natura profonda del campo di calcio. Così spesso i fedeli- tifosi scambiano un prete-allenatore, pur bravo, con il messia. O un giocatore, che fa “miracoli”, con l’essenza stessa del gioco. Niente di più sbagliato. Senza bisogno di scomodare i Maya o il calcio fiorentino, possiamo dire tranquillamente che il peso del calcio moderno ha superato ogni forma di passione, di religione e di socialità. Così l’idolo del pubblico non è mai scontato perché geniale(e spesso sregolato). La Bilancia Totti, orgogliosissima, disciplinata col suo Saturno in Leone e Nettuno in Sagittario e permalosa, ha un talento che non perdona sul campo, fuori dallo stesso e nello spogliatoio(basterebbero la Venere, il Nodo lunare, Urano e la Luna in Scorpione per farci capire che non si scherza con lui e con il suo genio) e che quindi l’accoppiata Pesci Spalletti, che comunica ambiguamente e Frank Pallotta, altro Pesci furbino, hanno sbagliato i conti da un po’. Totti è più Roma degli altri due messi insieme. Un campione così va consigliato, non preso in giro(anche se alla Roma i problemi sono anche altri). Antonio Cassano, Cancro, in un momento delicato della sua vita personale e affettiva, potrebbe servire alla salvezza e non solo, di tantissimi club(Saturno, Marte e Plutone in Bilancia). Certo non è educato, non fa i baciamano, non è facile stargli vicino, non è comprensivo, non è puramente costruttivo. Però è un pezzo di cielo calcistico. Unico e inossidabile. Anche Caravaggio non era da pie donne...Mario Balotelli, Leone, ora a Nizza, non è un chierichetto, i suoi mal di pancia e le sue statue “alla Caligola” non sono certo belli da comprendere e accettare ma è un estro purissimo, un giocoliere nato per giocare a calcio e far ammattire i tifosi. Che quando si trascina per il campo, offende i Pelé e i Maradona. Lui che è già morto e risorto sui campi di calcio, almeno tre volte, alla faccia delle squadre, dell’arbitro, degli allenatori e dei galli e delle cornacchie. E anche Federico Bernardeschi Acquario, piedi buonissimi(Giove, Nodo lunare e Plutone in Scorpione e Saturno, Venere e Nettuno in Pesci) e inquietudine a palla, non è facile da valorizzare. La Viola e la Nazionale lo hanno capito fino a un certo punto. Potrebbe fare molto ma molto di più. E’ giovane? No, è un genio, fragile, forte e nervoso. Che fa per la squadra e perde se stesso. Che sta in ombra, quando il Sole lo cerca. Che è buono quando non dovrebbe e viceversa. Domenico Berardi, Leone, di grandissime potenzialità, ha un carattere ombroso, per non dire capriccioso, è maturo e bambino al tempo stesso(Mercurio in Cancro opposto a Urano e Nettuno in Capricorno) solo la Juve potrebbe fargli fare il salto di qualità(Giove, Nodo Nord e Plutone in Scorpione, con quest’ultimo in trigono con Saturno in Pesci). Intanto il suo Plutone opposto alla Luna Taurina e il suo amore(Venere in Vergine) per la Vergine, Eusebio Di Francesco, gli hanno fatto perdere o forse guadagnare un altro anno col Sassuolo. Potrebbe essere anche uno spreco e un’ingenuità da pagare in qualche maniera. Sicuramente pochi allenatori vorrebbero allenarlo, quando fa i capricci. E i compagni, quando possono lo fanno diventare dei 5 Stelle(vaffa di qui e vaffa di là).E arriviamo allo spunto dell’articolo: l’interista Geoffrey Kondogbia, “cacciato” dal campo e sbugiardato in pubblico dall’allenatore olandese. Un Acquario cavallo pazzo, centrocampista avanzato, naturalizzato francese, mancino, di grande fisico e tecnica. Ha bisogno di sentirsi in famiglia(Marte in Cancro in trigono con Mercurio in Pesci), crede nei suoi mezzi quando chi lo consiglia, gli fa superare i suoi punti deboli, spesso caratteriali. E’ generoso e pasticcione: non è importante quanto sbaglia in termini di passaggi ma come dà equilibrio alla squadra quando messo nel ruolo giusto(Giove in Bilancia che fa lo sgambetto a Venere in Ariete). E’ intelligente, aperto e non cattivo, nell’Inter di oggi serve la cattiveria agonistica.. Non ha le doti da leader, però può inventarsi la giocata vincente quando tutto è perduto. E’ eclettico, non stupido. Sa faticare per un ideale. Non si esalta per la sconfitta, né per la vittoria. E’ incostante, non un bidone. Io so che potrebbe inventare molto. Forse lo sapeva anche il Sagittario Mancini. Il Toro De Boer non lo capisce. Non ama lo scontato, la ripetizione, la via facile(parlo del giovane Acquario). Frank gigioneggia, senza considerare l’influenza dello spogliatoio e dei senatori dell’Inter su di lui. Lo spogliatoio dell’Inter è sempre da bonificare! L’Olandese volante non era portato per il calcio come Geoffrey. Eppure ha giocato a lungo e anche bene. Non è che non si comporti da professionista o che non sia maturo, questo ragazzo del 1993. Gli allenatori dovrebbero tagliarsi la lingua, quando pur arrabbiati e giustamente con un giocatore, svalutano un capitale umano e tecnico come questo. Se saprà evitare stupidi infortuni per eccesso di coraggio, diventerà molto più importante di chi lo ha giudicato con eccessiva sufficienza. Per allenare il talento non ci vuole rozzezza, né impazienza. Io sto con i genietti come Kondogbia, anche se talora irritanti e/o inespressi. Quante volte avremmo dovuto togliere dalla panchina De Boer, Mazzarri, Spalletti, Mancini, Sarri, Allegri, Montella per non finire con Pippo e Sinisa?!? Oddo, Gasperini e Giampaolo sono bravi eppure il dio del calcio ora li sputazza. La Bilancia Deschamps è avvisata e mezzo salvata.